mercoledì 10 giugno 2020

Sintesi finale-STEP#24

In questo percorso intorno al concetto del digitale, abbiamo scoperto sin dall'inizio le diverse sfumature di significato che possiede questo termine apparentemente molto scontato e conosciuto; ho messo in luce le sue origini e il suo sviluppo a partire dall'Inghilterra, evidenziandone qualche traduzione in alcune principali lingue straniere. Inoltre al fine di sottolineare l'importanza del buon utilizzo del digitale come strumento che aiuti l'uomo senza andarne a sostituire la mens, ho cercato di illustrare metaforicamente questo fatto fondamentale. Il concetto del digitale, benché sembri esclusivamente contemporaneo, può essere accostato ad ambiti temporalmente più antichi, quali la mitologia; oppure il fatto che il filosofo Leibniz nell'Ottocento fu uno dei primi a mostrare curiosità verso questo strumento in ambito matematico soprattutto, o ancora il grande Leopardi nello Zibaldone ha introdotto in un certo senso una riflessione sulle nuove invenzioni e tecnologie/strumenti materiali nelle mani dell'uomo.
Ho indagato successivamente sulla presenza del  digitale in un'opera narrativa, ma anche su un accostamento particolare di questo strumento nell'ambito poetico, tramite l'esperimento de "La lingua bastarda" di Lorenzo Monfreg. E continuando nelle sfere di azione che spaziano dall'intrattenimento, all'informazione, alla propaganda, alla pratica, alla cronaca,  abbiamo ammirato la bellezza e peculiarità del "Mori building digital art museum" a Tokio, e ancora il primo cartone animato digitale, o il primo orologio digitale della Pulsar. 
Altre applicazioni evidenti si riscontrano nell'ambito dell'ingegneria, della ricerca, della comunicazione soprattutto in questo periodo di pandemia e, conseguentemente nella sfera della protezione e del controllo del contagio. 
Siamo poi giunti a riflettere sull'impatto del digitale sul pianeta, eventuali rischi, piccoli accorgimenti e rimedi nell'ambito dei limiti dello sviluppo
Nell'ambito più umanistico ho presentato una personalità che a mio avviso incarna il concetto; quindi ho messo in evidenza  le caratteristiche della filosofia digitale e dei risvolti del termine in ambito etico
Mediante un abbecedario e una mappa concettuale ho evidenziato i vari concetti e macro-concetti legati al termine in esame, concludendo il percorso con un pensiero utopico trattato da un filosofo francese circa il digitale, e sperimentando la creazione di una mini serie TV che sviluppi questi pensieri e queste riflessioni all'interno di una mini trama.

venerdì 5 giugno 2020

Mappa concettuale-STEP#23


Una serie tv sul digitale-STEP#22

Prima puntata
All'alba di una mattina di metà settembre Ezio si risveglia nel cuore della "Big Apple" di New York dell'anno 2020. Il signor Ezio ha sessanta anni e morì ben un secolo fa. 
Si trova completamente spaesato in un mondo dominato dal caos, dalla luce degli schermi che circondano ogni angolo, da smartphone, tablet, air-pods che vede addosso a qualunque persona cammini nei suoi paraggi.
Egli era un borghese benestante dell'Ottocento, sposato e con tre figli. Morì durante la Prima Guerra Mondiale nel tremendo periodo delle foibe. Non comprende bene cosa gli stia accadendo, e decide di entrare in un grande edificio che si trova di fronte a lui: lo store della Apple. Qui rimane affascinato dal guardare un bambinetto di non più di 12 anni seduto davanti ad un tablet di ultima generazione mentre si diverte di fronte ad un gioco all'interno di questo dispositivo.

Seconda puntata
Dopo aver cercato di capire cosa stesse facendo il bambino, il signor Ezio gli si avvicina incuriosito. Il bambino rimane impassibile e continua a giocare, finché Ezio lo saluta e gli chiede: "come ti chiami?"- "Kevin", risponde senza neanche guardarlo. Il signor Ezio, stranito dalla situazione, se ne sta in silenzio e si guarda intorno chiedendosi cosa ci facesse lì. Ad un tratto Kevin si volta e gli chiede che cosa volesse. Ezio spiega l'accaduto, e il bambino, diffidente, gli chiede chi fosse; incuriosito dal personaggio lo invita a sedersi vicino a lui e gli racconta un po' della sua vita.
Kevin frequenta le scuole medie e vorrebbe diventare un "genio del digitale" da grande, come suo zio. Ezio non comprende del tutto cosa dica il bambino e chiede spiegazioni riguardo le nuove invenzioni e i cambiamenti degli ultimi anni; nonostante la giovane età, Kevin sa tutto circa i progressi nell'ambito dell'informatica e del digitale, sono la sua passione; dice che senza non saprebbe cosa fare, come occupare il suo tempo, di cosa appassionarsi. 
Il signor Ezio non sembra credere alle sue parole, non concepisce come una cosa che ai suoi tempi neanche esisteva possa adesso essere il fulcro della vita di un bambinetto di appena dodici anni. Kevin sottolinea che ormai fa parte della vita di tutti, che tutto funziona grazie a questi strumenti, e che con il tempo probabilmente si arriverà anche oltre, con l'intelligenza artificiale ad esempio. 
Il signor Ezio scappa ed esce dal negozio.

Terza puntata
Ezio cammina per ore senza mangiare, bere, riposare; vuole scoprire tutto di come è cambiato il mondo. Ad un tratto si trova davanti ad un bivio: una voce all'interno della sua coscienza gli comunica che deve scegliere se continuare a vivere in questo mondo o tornare nell'aldilà. Ezio è confuso, è solo di fronte ad un mondo che non riconosce più, e consapevole che anche se parlasse con qualcuno della situazione, nessuno gli crederebbe.
Il signor Ezio però è sempre stato un uomo coraggioso, curioso e spigliato, vuole conoscere e studiare queste nuove invenzioni, vuole vivere in questo mondo, vuole costruire un'altra vita partendo da zero. Pensa che con tutti gli strumenti che avrebbe a disposizione non può non riuscire. Decide di mantenere il suo nome, non vuole sostituire o cambiare la sua mente e la sua identità, bensì è pronto ad accogliere e ad abituarsi ai cambiamenti, conscio di poter iniziare una vita migliore e di imparare a scoprire moltissime altre cose. Kevin sarà la sua guida, e chissà forse un giorno il signor Ezio sarà ricordato per qualcosa.

mercoledì 3 giugno 2020

Eticamente-STEP#21

L'etica del mondo digitale può avere tante sfaccettature, ma in generale si basa sugli effetti che il mondo del digitale, o proprio la "cultura digitale" ha sulla dimensione politica, sociale e valoriale della società. E' fondamentale gestire le risorse digitali di cui disponiamo affinchè esse non diventino dannose in quanto gestite e utilizzate male o in modo non appropriato. Interrogarsi circa un'etica del digitale significa prendersi carico di comprendere autenticamente il mondo contemporaneo. Il discorso sull'etica analizza certamente problemi quali il "digital divide", la "net neutrality", i quali incidono sull'ordine politico, o la violenza digitale, o ancora il problema della privacy; tuttavia sarebbe necessario comprendere le contraddizioni alla base di questa società digitale. Queste ultime sono elementi evidenti: ad esempio la contraddizioni tra l'enorme disponibilità di reperire informazioni e la difficoltà di ricavare un'informazione pubblica autentica e corretta; la diffusione generalizzata dei media digitali ma la scarsa presenza di adeguate competenze per l'uso degli stessi; la proliferazione di modelli di società accompagnata dall'accrescersi del senso di solitudine del singolo. Il comune denominatore sta nell'implosione di contrapposizioni classiche, ossia distanza e vicinanza,  verità e opinione, lavoro e svago, privato e pubblico.
L'etica del digitale è quindi un'etica riflessiva che dovrebbe puntare a superare la contrapposizione tra contemplazione e pratica, tra dimensione individuale e collettiva. Occorre assolutamente prendere coscienza della trasformazione che lo sviluppo del digitale ha impresso sulla società contemporanea e ricomprendere l'ente in generale in termini informatici. E' necessario comprendere che i processi culturali della nuova società digitale non possono essere accostati direttamente a quelli delle società precedenti; l'etica deve scontrarsi con una visione del mondo che rimette in discussione il concetto stesso di comportamento, di azione e di codice morale.