“Digitale”: una parola che sentiamo pronunciare quotidianamente, senza conoscerne precisamente il significato e le origini. In che senso una macchina fotografica, una firma, un orologio possono essere digitali? Spesso potrebbe sembrare un sinonimo di “elettronico”; tuttavia “digitale” significa propriamente “relativo alle dita”, si pensi alle impronte digitali.
“Digitale” è un calco dall’inglese americano derivante dai laboratori Bell, dove era stata inventata e utilizzata a partire dagli anni Quaranta. “Digit” ha infatti il significato di cifra numerica, mutuato dal dito quale strumento primo con cui si conta. Il “digital” diventa pertanto ciò che tratta, misura ed elabora grandezze in forma numerica.
Nella lingua italiana era però già presente come sostantivo (pianta dai fiori simili ai ditali), come aggettivo riferito alle impronte, come verbo (sinonimo di diteggiare). Successivamente con l’elettronica di consumo, “digitare” viene a significare “premere con le dita i tasti di un apparecchio elettronico”, fondendo il senso classico con quello moderno.
Dunque questo lemma risulta un esempio eclatante di quanto sia importante chiarire a livello etimologico la storia e le sfumature del significato di una parola, al fine di evitare che risulti priva di significato preciso.
Fornendo alcune traduzioni del termine sono già evidenti alcune note di significato di quest’ultimo. Riporto di seguito alcuni esempi.
Inglese: digital;
Francese: numérique;
Spagnolo: digital;
Tedesco: digital;
Turco: dijital;
Cinese: 數字;
Russo: цифровой.
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