giovedì 28 maggio 2020

Il digitale nella filosofia contemporanea-STEP#18

La filosofia digitale ha i suoi arbori nei fisici novecenteschi, i quali si sono mostrati interessati a gettare un ponte tra fisica e informazione, dando vita ad una vera e propria filosofia che ripone il suo "archè" nell'informazione. Quest'informazione è però un principio dinamico, animato dalla computazione; infatti i tre paradigmi alla base di questa corrente filosofica sono:

  1. Tutto computa;
  2. Tutto è frutto di computazione;
  3. Tutto può essere trasformato in un dispositivo computante.

La forza impulsiva che anima questo pensiero risiede nel computer, la macchina filosofica senza la quale non si sarebbe probabilmente mai immaginato che la realtà fosse un tessuto di informazioni. Con il calcolatore si è passati da una visione materialistico-energetica a una informazionale.

Il fisico Wheeler pronunciò la locuzione "it from bit", cioè la materia deriva dall'informazione, la cui unità è il bit, a sottolineare la supremazia dell'informazione sulla materia.
Un altro punto essenziale alla base di questa filosofia è la convinzione che il computer possa riprodurre perfettamente la realtà fisica, prevedendone l'evoluzione. Dunque se per Pitagora e Galileo, il numero e la matematica sono principi statici, alla base della filosofia digitale c'è la natura dinamica della computazione.
Tra i fisici/filosofi di questa corrente ricordo Feynman, Fredkin, Wheeler, Chaitin e Wolfram.
Stephen Wolfram, fisico e matematico britannico.
Vi racconto qualcosa circa Stephen Wolfram, forse la punta più avanzata di questa filosofia. Egli, nel 2002, pubblica il libro "A New Kind of Science", nel quale sottolinea il fatto che occorre modificare la visione galileiana secondo la quale l'universo è scritto in linguaggio matematico, e comprendere che c'è bisogno di un linguaggio nuovo, quello binario, e di un cervello nuovo, quello elettronico. Egli sostiene che fino ad adesso non ci si sia spinti a questo in quanto il cervello umano non è in grado di andare oltre, ma il computer sì. Il computer è in grado di produrre esiti sempre più complessi partendo da regole semplicissime. Queste regole semplicissime sono basate su programmi semplicissimi definiti "automi cellulari".
Il cannone di Gosper, un esempio di automa cellulare in azione.

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